DIRITTO DEGLI ANIMALI
risarcimento danni e tutela giuridica
Negli ultimi anni, la tutela giuridica degli animali domestici ha assunto un ruolo sempre più rilevante nel diritto civile e penale. Il nostro ordinamento riconosce agli animali uno status giuridico speciale, considerandoli esseri senzienti e non semplici beni materiali. Di conseguenza, chi causa danni a un animale può essere chiamato a risponderne, e il proprietario può avere diritto a un risarcimento.
Quando è possibile ottenere un risarcimento per danni subiti da un animale?
Un proprietario può chiedere un risarcimento se il proprio animale subisce un danno a causa di:
✅ Errore medico veterinario: se il veterinario sbaglia la diagnosi o il trattamento, causando sofferenza o morte all’animale.
✅ Investimento da parte di un veicolo: il conducente può essere ritenuto responsabile se non ha rispettato il codice della strada.
✅ Aggressione da parte di un altro animale: il proprietario dell’animale aggressore è responsabile dei danni causati.
✅ Maltrattamenti o avvelenamenti: chiunque causi sofferenza a un animale può essere punito penalmente e civilmente.
✅ Cattiva gestione di una pensione per animali o dog sitter: se un animale si ammala o viene ferito a causa di negligenza, il responsabile può essere chiamato a risarcire il danno.
💡 Caso pratico:
Un cane viene investito da un’auto in un’area in cui il limite di velocità era di 30 km/h. Il proprietario dimostra che il conducente viaggiava a velocità superiore al consentito e ottiene un risarcimento per spese veterinarie, sofferenza dell’animale e danno affettivo.
È possibile ottenere un risarcimento per la morte dell’animale?
Sì, la giurisprudenza ha riconosciuto che la perdita di un animale domestico può costituire un danno risarcibile. Il proprietario può chiedere il risarcimento per:
✔ Spese veterinarie sostenute prima della morte dell’animale.
✔ Danno morale per la perdita di un animale d’affezione.
✔ Danno esistenziale, se la perdita dell’animale incide sulla qualità della vita del proprietario.
Sentenze rilevanti:”.
Una sentenza significativa riguardante la responsabilità del medico veterinario per errore professionale è la n. 347 del 2019 del Tribunale di Rieti. In questo caso, il giudice ha riconosciuto la responsabilità dei veterinari per la morte di un cane, causata da un’errata diagnosi e da un intervento chirurgico eseguito in modo negligente. Il tribunale ha evidenziato che la responsabilità del veterinario è di natura contrattuale, richiedendo al professionista di dimostrare l’adeguatezza della prestazione o che l’evento dannoso sia derivato da cause non imputabili alla sua condotta.
Un’altra sentenza rilevante è la n. 660 del 2020 del Tribunale della Spezia, che ha affrontato la questione del risarcimento del danno non patrimoniale a seguito del decesso di un cane per presunta negligenza veterinaria. Il tribunale ha sottolineato che il danno non patrimoniale non può essere considerato “in re ipsa” e che spetta al proprietario dell’animale fornire prova dell’effettivo pregiudizio subito, utilizzando anche presunzioni gravi, precise e concordanti.
Infine, il Tribunale di Pisa, con sentenza del 2 novembre 2023, ha riconosciuto il risarcimento per danno non patrimoniale a una coppia di proprietari il cui cane aveva subito danni permanenti dopo un intervento di chirurgia ortopedica. Il giudice ha liquidato, oltre ai danni patrimoniali, anche 3.000 euro per il danno morale, riconoscendo il legame affettivo tra i proprietari e l’animale d’affezione.
Queste sentenze evidenziano l’importanza attribuita dai tribunali alla responsabilità professionale dei veterinari e al riconoscimento del legame affettivo tra proprietari e animali d’affezione, con conseguente possibilità di risarcimento per danni sia patrimoniali che non patrimoniali in caso di errore medico.
Quando il proprietario è responsabile per i danni causati dal proprio animale?
L’articolo 2052 del Codice Civile stabilisce che il proprietario di un animale è responsabile per i danni che esso causa, salvo che non dimostri che il fatto è avvenuto per caso fortuito (evento imprevedibile e inevitabile).
Esempi di responsabilità del proprietario:
❌ Se un cane morde un passante in un luogo pubblico senza guinzaglio o museruola.
❌ Se un animale causa un incidente stradale attraversando improvvisamente la strada.
❌ Se un cane attacca un altro animale senza essere stato provocato.
Eccezione:
Se il danno è stato provocato da un comportamento negligente di un terzo (es. dog sitter, pensione per animali), la responsabilità può ricadere su chi aveva la custodia dell’animale al momento dell’incidente.
Sentenza rilevante:
La Cassazione ha stabilito che un proprietario è responsabile per un morso a un passante, anche se il cane era solitamente docile, perché aveva il dovere di controllarlo.
Conclusione:
Il diritto degli animali è un settore in continua evoluzione. Il proprietario ha diritti e doveri: può ottenere risarcimenti per i danni subiti dal proprio animale, ma deve anche vigilare affinché il proprio pet non causi danni ad altri.
FAQ
frequently asked questions
Quando si può chiedere un risarcimento per danni subiti da un animale?
✔ Errore medico veterinario.
✔ Investimento da parte di un veicolo.
✔ Aggressione da parte di un altro animale.
✔ Maltrattamenti o avvelenamento.
È possibile ottenere un risarcimento per la morte di un animale domestico?
Sì, il proprietario può ottenere un risarcimento per danno morale ed esistenziale, oltre alle spese veterinarie.
Il veterinario può essere ritenuto responsabile per errori?
Sì, la sua responsabilità è di natura contrattuale, quindi deve dimostrare di aver operato con diligenza e professionalità.
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