incidente stradale ciclista

Incidenti stradali – concorso di colpa: il ruolo del ciclista

Tribunale di Pordenone, sent. n. 692 del 25 ottobre 2016

Anche i ciclisti sono tenuti al rispetto delle norme del Codice della Strada.

E non solo per ragioni di sicurezza, ma anche ai fini risarcitori: la violazione di una regola di circolazione – come ad esempio non rispettare uno stop – può comportare la perdita totale o parziale del diritto al risarcimento in caso di incidente.

Ma la responsabilità non si esaurisce nella colpa altrui. È questo il principio cardine affermato dal Tribunale civile di Pordenone, che ha applicato la presunzione di corresponsabilità di cui all’art. 2054, comma 2, c.c.

Si parte sempre dal concorso di colpa

Nelle collisioni stradali tra veicoli (auto, moto, biciclette), in assenza di una prova chiara sulla responsabilità esclusiva di una delle parti, si applica il concorso di colpa presunto al 50%.
Questo significa che, se non si dimostra il contrario, ognuno dei due conducenti viene considerato responsabile a metà, e quindi risarcito solo in parte.

La doppia prova per superare la presunzione

Per ottenere un risarcimento integrale, serve una doppia dimostrazione:

  1. Che l’altro ha violato il Codice della Strada (es. non ha rispettato lo stop);
  2. Che chi chiede il risarcimento ha fatto di tutto per evitare l’incidente (es. ha mantenuto velocità prudente e distanza di sicurezza).

Attenzione: non basta provare che l’altro ha sbagliato. Bisogna provare anche la propria condotta diligente.
La Cassazione ha chiarito che “non può ritenersi superata la presunzione a carico del conducente solo per l’accertata colpa dell’altro: è necessaria la prova di una guida corretta e prudente”.

E per il ciclista?

Il ciclista non è esente. Se non rispetta lo stop e viene investito, non può automaticamente essere risarcito.
Se però l’altro conducente (ad esempio un motociclista) non dimostra di aver adottato una condotta attenta e difensiva, scatta il concorso di colpa: entrambi risponderanno in misura percentuale.

Conclusione
Ogni utente della strada, motorizzato o meno, è tenuto a dimostrare la propria diligenza.

La responsabilità non si valuta mai in astratto ma alla luce del comportamento concreto di entrambi i soggetti coinvolti.

La conoscenza delle regole del Codice della Strada è fondamentale per far valere (o difendere) i propri diritti.

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