Una sentenza utile per chirurghi plastici, legali e cliniche.
La Corte di Appello di Firenze (sent. 2175/2021 riformata, 15.01.2025) ha affrontato un caso di mastoplastica additiva post-gastrectomia con complicanza “double bubble”, fornendo chiarimenti rilevanti su:
- Responsabilità medica per errore tecnico e pianificazione carente
- Consenso informato generico: non basta a tutelare il medico
- Cartella clinica incompleta: si ritorce contro il sanitario.
Il caso
Una paziente, reduce da un intervento oncologico, si era sottoposta a mastoplastica additiva. Dopo l’intervento, aveva sviluppato un’asimmetria mammaria e la tipica deformità “double bubble”. La paziente ha agito per ottenere il risarcimento, lamentando:
-
Errata pianificazione ed esecuzione dell’intervento
-
Carente informazione pre-operatoria.
In primo grado, il Tribunale aveva rigettato le domande, ritenendo sufficiente il modulo generico firmato dalla paziente e corretta l’esecuzione chirurgica.
La decisione della Corte
La Corte di Appello ha riformato la sentenza accertando:
- La responsabilità del chirurgo per errore tecnico e carente pianificazione, richiamando il principio di vicinanza alla prova: la cartella clinica incompleta (assenza di foto pre/post, documentazione scarna, mancanza di lettere di dimissioni) non può penalizzare la paziente, ma si risolve a favore di chi subisce il danno.
- Il modulo generico di consenso informato non garantisce la prova di una informazione adeguata e personalizzata, soprattutto in chirurgia estetica.
- Tuttavia, la lesione del diritto all’autodeterminazione è risarcibile solo se il paziente dimostra un pregiudizio ulteriore rispetto al danno alla salute (es. sofferenza soggettiva, perdita di libertà decisionale), che in questo caso non è stato dimostrato.
Il risarcimento
Il chirurgo è stato condannato a:
- € 5.339,46 per danno non patrimoniale (danno estetico + personalizzazione per danno morale entro il 15%)
- € 1.340 per spese mediche già sostenute
- € 8.000 per spese mediche future di correzione
- Oltre interessi legali e spese legali di entrambi i gradi.
Perché è importante?
Questa sentenza rafforza alcuni punti chiave per i professionisti sanitari:
Il consenso informato deve essere comprensibile e specifico, non un modulo standard.
La cartella clinica completa tutela il medico in caso di contenzioso.
In chirurgia estetica, l’onere della prova di un’informazione adeguata è più rigoroso.
Iscriviti alla nostra newsletter esclusiva per ricevere consigli pratici, aggiornamenti normativi e strumenti utili.