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PROVE DIGITALI NEI CASI DI TRADIMENTO

cosa è lecito e cosa no?

Con l’evoluzione della tecnologia, le prove digitali giocano un ruolo sempre più centrale nei procedimenti di separazione e divorzio. Ma quali sono legalmente valide e quali violano la privacy?

Screenshot di chat e messaggi: sono prove valide?

, se vengono acquisiti lecitamente. Screenshot di conversazioni WhatsApp, Messenger o email possono essere usati in tribunale se dimostrano l’infedeltà coniugale o altri comportamenti rilevanti.
Attenzione alle manipolazioni: la controparte può contestare gli screenshot, quindi è utile farli autenticare da un consulente informatico forense.
Registrazioni vocali → Se una persona partecipa alla conversazione, può registrarla e usarla come prova. Se invece la registra all’insaputa del partner, può essere considerata violazione della privacy.

Sentenza importante:
La Cassazione ha stabilito che le chat estratte da WhatsApp e Facebook sono prove valide nei procedimenti di separazione se non sono state acquisite in modo fraudolento.

Posso accedere al telefono o ai social del partner per raccogliere prove?

No, accedere al telefono, ai social o alla mail del partner senza il suo consenso è reato (accesso abusivo a sistema informatico, art. 615-ter c.p.).
Illeciti penali → Se si accede di nascosto all’account del partner, si rischiano conseguenze legali.
Eccezione: se il partner ha condiviso volontariamente le credenziali, l’accesso potrebbe essere lecito.

Caso pratico:
Una moglie accede di nascosto all’email del marito per scoprire un tradimento. Il tribunale dichiara inammissibili le prove, e la donna viene denunciata per violazione della privacy.

Le prove digitali possono influenzare la separazione?

, se dimostrano l’infedeltà e la violazione dei doveri coniugali.
Il tradimento può comportare l’addebito della separazione, con perdita del diritto al mantenimento.
Le prove digitali possono essere utilizzate anche per dimostrare violenze psicologiche, maltrattamenti o stalking.

Quando l’addebito è probabile:
Se il tradimento è stato pubblico o ha arrecato umiliazione al partner (es. messaggi compromettenti sui social), le prove digitali possono essere decisive.

Sentenze importanti:
Le sentenze della Corte di Cassazione, Ordinanza n. 1254 del 18 gennaio 2025 e Sentenza n. 11197 del 27 aprile 2023, hanno affrontato tematiche rilevanti riguardanti l’utilizzo delle comunicazioni digitali come prove nei procedimenti giudiziari.​

Ordinanza n. 1254 del 18 gennaio 2025: La Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione ha stabilito che i messaggi “WhatsApp” e gli “SMS” conservati nella memoria di un telefono cellulare sono utilizzabili come prova documentale. Tali messaggi possono essere legittimamente acquisiti mediante la mera riproduzione fotografica, con conseguente piena utilizzabilità dei messaggi estrapolati da una “chat” di WhatsApp mediante copia dei relativi “screenshot”, a condizione che ne sia verificata la provenienza e l’attendibilità.

Sentenza n. 11197 del 27 aprile 2023: Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno affrontato la questione dell’utilizzo di messaggi “WhatsApp” e “SMS” offensivi conservati nella memoria del telefonino nell’ambito di procedimenti disciplinari a carico di magistrati. La Corte ha ritenuto che tali messaggi, sebbene scambiati in una chat privata, possono essere valutati come elementi di prova in procedimenti disciplinari, soprattutto quando contengono esternazioni offensive e denigratorie verso l’operato di altri magistrati o del Presidente del tribunale. ​

Queste pronunce evidenziano l’importanza attribuita dalla giurisprudenza all’utilizzo delle comunicazioni digitali come prove nei procedimenti giudiziari, sottolineando la necessità di verificarne l’autenticità e l’attendibilità per garantirne l’efficacia probatoria.​

Conclusione:
Le prove digitali sono sempre più utilizzate nei procedimenti di separazione e divorzio, ma devono essere raccolte legalmente. Accedere abusivamente ai dispositivi del partner può trasformare la vittima in imputato.

FAQ

frequently asked questions

✔ Sì, se acquisiti lecitamente e autenticati.
Non è lecito accedere al telefono del partner senza consenso: può costituire reato di accesso abusivo a sistema informatico.

Sì, post e foto compromettenti possono essere prove di infedeltà e portare all’addebito della separazione.

✔ Sì, se il registrante partecipa alla conversazione.
❌ No, se viene registrata una conversazione tra terze persone all’insaputa degli interessati.

Sì, una relazione virtuale può violare l’obbligo di fedeltà e giustificare la separazione con addebito.

✔ Sì, se il tradimento ha causato danno morale, umiliazione pubblica o violazione dell’onore.

Non è consigliato. La responsabilità medica è una materia complessa che richiede competenze tecniche specifiche. Un avvocato generalista potrebbe non conoscere nel dettaglio la normativa sanitaria e le strategie migliori per dimostrare l’errore medico.

Meglio affidarsi a un avvocato specializzato in diritto sanitario, con esperienza in contenziosi medici e capacità di lavorare con esperti medico-legali.

📌 Esempio pratico: Un paziente ha subito danni da un intervento chirurgico mal eseguito. Un avvocato specializzato saprà:

  • Esaminare la cartella clinica per individuare errori.
  • Ottenere una consulenza medico-legale per dimostrare il nesso causale tra errore e danno.
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