Responsabilità dell’odontoiatra: sentenza cassaz 27099/2023
Il Caso Giudiziario: quando l’errore diventa colpa
Un paziente ha citato in giudizio un odontoiatra dopo aver subito danni permanenti a seguito di un intervento di implantologia dentale. Il paziente ha contestato:
- Errore tecnico nell’esecuzione dell’intervento;
- Mancata informazione sui rischi dell’operazione;
- Assenza di documentazione pre-operatoria adeguata.
L’odontoiatra si è difeso sostenendo che non vi fossero prove evidenti di un errore professionale e che il paziente fosse stato correttamente informato. Dopo i primi gradi di giudizio, la Cassazione ha confermato la responsabilità del medico.
I Principi Giuridici della Sentenza
Obbligo di Diligenza e Perizia
L’odontoiatra ha l’obbligo di seguire le best practices e adottare le misure necessarie per evitare danni. Questo include:
- Pianificazione accurata dell’intervento;
- Documentazione dettagliata della diagnosi e della terapia;
- Rispettare le linee guida della comunità scientifica.
Onere della Prova a Carico del Medico
La Cassazione ha ribadito che spetta al medico dimostrare di aver operato correttamente, e non al paziente provare l’errore.
Implicazioni:
- Se l’odontoiatra non riesce a dimostrare di aver adottato tutte le precauzioni richieste, la colpa può essere presunta.
- La carenza di documentazione clinica gioca a sfavore del medico.
Importanza del Consenso Informato
La sentenza ha sottolineato che il consenso informato non può essere generico, ma deve:
- Essere personalizzato sui rischi specifici dell’intervento;
- Contenere informazioni dettagliate sulle alternative terapeutiche;
- Essere adeguatamente documentato.
Nel caso in esame, il modulo di consenso non era dettagliato e ciò ha pesato sulla valutazione della responsabilità del medico.
Risarcimento del Danno e Restituzione del Compenso
Danno Emergente
Il danno emergente comprende le spese sostenute dal paziente per correggere gli errori del medico. In questa sentenza, il paziente ha ottenuto il rimborso per:
- Interventi successivi di correzione;
- Esami diagnostici;
- Terapie mediche post-operatorie.
Principio giuridico: Il paziente ha diritto a recuperare i costi sostenuti per rimediare ai danni causati dall’errore medico.
Restituzione del Compenso
Un aspetto fondamentale della sentenza riguarda la possibilità di ottenere la restituzione del compenso pagato al medico.
Condizioni per ottenere la restituzione:
- Il paziente deve chiedere espressamente la risoluzione del contratto;
- La semplice richiesta di risarcimento del danno non è sufficiente.
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Nel caso specifico, la mancata richiesta di risoluzione ha impedito la restituzione del compenso.
Implicazioni per gli Odontoiatri e i Pazienti
Per i pazienti
- Possono ottenere il rimborso delle spese mediche per errori odontoiatrici.
- Devono chiedere esplicitamente la risoluzione del contratto per ottenere la restituzione del compenso.
Per gli odontoiatri
- Devono adottare una documentazione rigorosa per evitare contestazioni.
- Il mancato rispetto delle best practices può comportare sia il risarcimento che la restituzione del compenso percepito.
Conclusioni
La sentenza n. 27099/2023 della Suprema Corte di Cassazione rappresenta un precedente importante per il settore odontoiatrico, stabilendo che la negligenza professionale non comporta solo il risarcimento del danno, ma può portare alla perdita del compenso percepito.
Cosa ne pensate? Questa decisione è una tutela per i pazienti o un aggravio per i professionisti sanitari? Discutiamone nei commenti!
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